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Preghiamo per Eitan

In questi giorni siamo stati tutti sconvolti dalla terribile notizia della tragedia della funivia di Stresa Mottarone. E' veramente assurdo che accadano tragedie simili dovute alla superficialità umana. Non è stato quindi un "fato avverso", tanto meno la crudeltà che a volte è insita nella natura, a causare tanti morti, ben quattordici vittime, ma la superficialità umana. Spero che questa orribile storia vera faccia riflettere tutti noi, soprattutto coloro che per il loro lavoro sono responsabili di altre vite umane, quindi persone che si occupano di trasporti di vario genere: non si può accettare che un mezzo di trasporto non sia perfettamente a norma e funzioni ugualmente, mettendo a rischio la vita di tante persone. Non si dovrebbe mai correre nemmeno il minimo rischio, in questi casi bisogna prevedere l'imprevedibile ed evitare il funzionamento di tutto ciò che non è perfettamente a norma come dovrebbe.

Quando siamo responsabili della vita altrui non si può essere stupidamente superficiali, in questi casi non si è ottimisti nel non prevedere che l'anomalia del mezzo di trasporto non causi conseguenze nefaste, nel passarci sopra e ignorare il problema si diventa semplicemente omicidi, come purtroppo è accaduto. L'ottimismo è giustificato quando siamo responsabili solo della nostra vita, ma non quando dipende da noi la vita degli altri, allora bisogna essere estremamente meticolosi e precisi, la funivia doveva essere chiusa, invece purtroppo per motivi economici è stato manomesso il sistema frenante, semplicemente assurdo e inaccettabile. Possiamo fare anche delle considerazioni su come può essere pericolosa la tentazione del guadagnare di più, qualora le condizioni non sono ideali, perché per non chiudere la funivia e quindi per non perdere i guadagni del momento è stato manomesso il sistema frenante!

Ora il mio pensiero va soprattutto ad Eitan: il bambino di 5 anni unico sopravvissuto alla tragedia che si ritrova al risveglio dal coma farmacologico non solo in un letto di ospedale, con i dolori fisici del trauma subito, ma soprattutto senza genitori, in una nuova terribile realtà che giorno per giorno dovrà affrontare. Penso ad Eitan e sto pregando per lui, affinché Dio gli doni tanta forza interiore, oltre che fisica, per accettare un giorno forse, chissà quando, ciò che un bambino non dovrebbe mai dover vivere, la morte improvvisa e tragica dei suoi genitori. Chissà se nel tempo riuscirà ad accettare questo terribile incubo in cui è entrato, chissà cosa resterà impresso nella sua mente, anche a livello inconscio, del terribile momento vissuto, chissà quali paure, fobie o ansie saranno causate dall'orrore vissuto e che Eitan si porterà dentro. Nulla si dimentica, a maggior ragione ciò che ci causa un forte trauma emotivo e fisico, tutto lascia il segno e questi segni saranno indelebili. Chissà se Eitan riuscirà nel tempo a perdonare uomini che hanno ucciso i suoi genitori e tante altre persone per aver manomesso il sistema frenante della funivia, è una cosa terribile, da film dell'orrore, solo che è la realtà. Non so se Eitan crescendo si riprenderà da questo immenso trauma, niente e nessuno gli ridarà mai più la sua infanzia, spezzata dalla stupidità umana, niente e nessuno potrà più restituirgli la mamma e il papà di cui ovviamente ha chiesto appena sveglio. Eitan di fatto è morto insieme ai suoi genitori e il bambino che si sta riprendendo è già un altro con cui dovrà imparare a convivere. Gli è stata tolta la vita, perché, seppure è fisicamente sopravvissuto, ora la morte, più inaccettabile e orribile, è entrata per sempre nel suo cuore, quella dei suoi genitori. Eitan è di fatto morto, moriamo ogni volta che muore una parte di noi, un pezzo della nostra vita che mai più sarà quella di prima. Preghiamo per Eitan, affinché possa rinascere nella sua anima ferita a morte, solo Dio, attraverso l'amore di chi si prenderà cura di lui, potrà fare questo miracolo nel tempo.

 
 
 

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