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Perché non coltivare grano in Italia?

Forse la mia domanda può apparire superflua o inutile, ma mi è venuta in mente seguendo la trasmissione di ieri sera, giovedì 14 aprile '22, su La7: "Piazza pulita". Si ascoltava l'imprenditore Carlo De Benedetti e il sociologo Marco Revelli, quando ad un certo punto del discorso De Benedetti ha accennato ai futuri problemi a cui andremo incontro a causa della scarsità di grano proveniente dalla Russia e dell'Ucraina, se ricordo bene.

Problemi o conseguenze economiche (e non solo) della guerra in atto. Mi sono posta una domanda: perché in Italia non si coltiva più il grano? Un tempo la Sicilia, per esempio, era il granaio d'Italia. Cosa manca? La manodopera? Con tutti i disoccupati italiani ed immigrati cosa manca? Invece di dare il reddito di cittadinanza senza far lavorare, invece di tenere gli immigrati per strada, spesso fuori ai supermercati, perché non retribuirli in modo giusto e farli lavorare? Mi sono posta queste domande. Spero che chi ci governa sappia stare al passo con i tempi per i necessari cambiamenti in atto.

 
 
 

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