Il problema della gestione dei rifiuti è un problema mondiale: tutto si può risolvere
- Giovanna Russo
- 12 lug 2022
- Tempo di lettura: 3 min
https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/07/11/news/rifiuti_roma_cittadini_bruciano_cassonetti-357430821/
La situazione è critica, anche se un po' meno rispetto al tempo in cui c'era la precedente Sindaco V. R.
Non va affatto bene, ma forse è necessario non solo pensare al termovalorizzatore, ma anche a nuove leggi per proibire la produzione di imballaggi superflui.
Tempo fa decisi di non acquistare prodotti di una certa famosa casa di cosmetici perché mi inviava troppo cartone per uno o due prodotti e comunicai alla rappresentante della casa il motivo della mia scelta ecologica. Invito tutti a riflettere, quando facciamo acquisti, anche su queste cose importanti per l'ambiente.
Purtroppo siamo una società che produce troppi rifiuti e il problema delle grandi città purtroppo riguarderà il mondo intero. Già ieri sera il TG ha fatto un servizio sul problema dello smaltimento dei rifiuti in una grande città degli Stati Uniti, se non sbaglio si parlava di New York. Comunque si cerca di sensibilizzare le persone a comprare il meno possibile: https://www.ambiente.it/informazione/focus-on/un-dilemma-americano-smetteremo-di-riciclare-rifiuti.html#:~:text=Sono%20quasi%20due%20chili%20e,incentivi%20a%20consumare%20di%20meno
La mondiale società dei consumi sta inquinando la Terra e se i governi del mondo non decideranno di imporre nuove regole che vietino tanto spreco penso che il futuro del nostro pianeta ce lo stiamo giocando molto male. Non voglio essere catastrofica o negativa, io scrivo per unirmi alle tante voci che chiedono più attenzione per il Pianeta. Purtroppo si pensa solo ai numeri di contagiati Covid e alla guerra in Ucraina (che la stessa Europa ha tenuto in vita inviando armi).
Fanno bene i giovani, di cui Greta Thunberg è un emblema, a fare le loro dimostrazioni. Hanno diritto di chiedere attenzione massima e vera, concreta, fattiva sui problemi ambientali, si tratta della loro vita. Parlare, scrivere e fare dimostrazioni serve a creare una coscienza collettiva che rifletta di più su queste realtà da cambiare.
Se ai governi mondiali interessasse davvero il problema serissimo dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento si siederebbero intorno ad un tavolo per prendere decisioni tali da cambiare il mondo. Tutto è possibile, se si vuole. È necessario ridurre la produzione di gas serra nell'atmosfera ed è sempre più necessario ridurre al minimo tutti gli imballaggi inutili di carta e plastica. Se produciamo tanta spazzatura significa che è necessario cambiare. Basta andare al supermercato per rendersi conto che quasi ogni prodotto ha un doppio imballaggio: carta e plastica, che poi va a finire nei cassonetti stracolmi. Cosa ci vuole a vietare per legge a tutte le industrie di prodotti vari (alimentari, cosmetici ed altro) di fare doppio imballaggio? Il dentifricio o le creme per il viso, faccio un esempio, che bisogno hanno dell'astuccio di carta esterno? Per scrivere caratteristiche che nessuno legge e che possono essere scritte al limite direttamente sulla plastica? Costerebbe meno anche il prodotto, perché quel cartoncino inutile non solo è il risultato di alberi distrutti per produrre carta, ma ovviamente si paga e lo paghiamo noi consumatori. Se ogni prodotto avesse un solo imballaggio costerebbe meno all'industria, a noi consumatori e all'ambiente. Un dentifricio o una crema non è migliore perché ha il cartoncino esterno, purtroppo viviamo di inganni visivi. Inoltre i detersivi potrebbero essere venduti attraverso grandi bidoni: il consumatore dovrebbe usare sempre lo stesso contenitore per tutta la vita, portarlo vuoto e riempirlo nel supermercato, immaginate "detersivi alla spina" per intenderci, volendo tutto è possibile. Tempo fa una famosa marca di detergente per i pavimenti aveva ideato il detersivo che si scioglieva nell'acqua, io lo compravo, poi da un certo momento in poi non è stato più venduto, perché la gente forse non lo trovava comodo. È chiaro che tutti dovremmo rinunciare a certe comodità per cambiare stile di vita e questo dovrebbe essere imposto per legge, perché purtroppo la massa non ha coscienza ecologica. Così come pensiamo a quanti contenitori di plastica si sprecano per prodotti nell'ortofrutta, dovrebbero essere vietati. Pensiamo alle bibite: perché non produrle solo in lattine, perché l'alluminio è un materiale totalmente riciclabile,così come l'acqua minerale una tempo si vendeva in vetro e si rendevano i vuoti, perché non fare nuove regole?
Perché non vietare gli allevamenti intensivi di animali?
Basterebbero delle semplici leggi per cambiare veramente il mondo, ma gli esseri umani lo vogliono?
A me sembra che a nessuno importi davvero la questione, perché volere è potere e, se l'essere umano volesse davvero, si darebbe da fare per cambiare ciò che non va.
La questione dei rifiuti non è oggi di Roma, come ieri di Napoli e domani di tutte le città a cui toccherà il primato della difficile gestione dei rifiuti, il problema non è del Sindaco di turno, il problema è mondiale, è di tutti i Paesi del mondo e se non si corre ai ripari dovremo pensare ad andare a vivere su un altro Pianeta. Io penso che prima o poi la Terra si stancherà di questa specie umana "deficiente" (altro che "homo sapiens"!) e ci farà tutti fuori. Chissà che il Covid non sia stato il primo tentativo, ma non l'ultimo, per fare fuori una specie che sta distruggendo la natura.
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