Il coraggio e la forza richiesti alle donne
- Giovanna Russo
- 16 nov 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Desidero ricordare ed esprimere la mia più sincera e grande ammirazione per questa ragazza che ha trovato il coraggio di denunciare la sua famiglia che le usava violenza per imporle il velo.
Quanto coraggio ci vuole e quanta forza per denunciare quella famiglia in cui lei avrebbe dovuto sentirsi rispettata, amata, capita.
Alle donne nel mondo è richiesta una forza molto più grande che agli uomini per arrivare a difendere quello che dovrebbe essere un diritto inalienabile di ogni essere umano: la libertà!
Ha fatto benissimo questa ragazza, anche perché che te ne fai di familiari che non ti rispettano? Sono in realtà nemici della felicità e della dignità della persona. Esprimo la mia più profonda ammirazione per questa grande Donna, a soli quattordici anni è gia grande per tutto ciò che sta vivendo. Sta lottando per se stessa, per la sua vita, per la sua libertà e sta lottando anche per le altre donne che si trovano in situazioni simili, cambiare le mentalità e certe limitazioni culturali o religiose comporta a volte il sapersi ribellare. Non è da tutti, ci vuole coraggio e forza d'animo, perciò l'ammiro e con il mio pensiero a lei va tutto il mio sostegno. "Sono con te, ragazza mia! Stai facendo bene!". Che tristezza poi dovere ancora constatare che la religiosità purtroppo limita l'essere umano nell'amore. Purtroppo certi obblighi religiosi arrivano a chiudere la mentalità umana e a impedire il progresso: chi ama veramente innanzi tutto rispetta la libertà altrui. Non c'è amore vero dove non c'è rispetto della libertà e dignità umana. Una religione, qualunque essa sia, che rende schiavo l'essere umano di comportamenti che non vengono dal cuore è in realtà una prigione da cui dover assolutamente fuggire per vivere in modo autentico. Non apro un lungo discorso in cui si può fare la differenza tra religiosità e spiritualità (lo sto affrontando in quello che sarà il mio prossimo libro).
Nel tempo, in età matura, sono arrivata a comprendere la bontà della spiritualità che non ha bisogno della religiosità. Dio non è un padrone che ti obbliga a fare determinate cose che non senti, sarebbe un dio negativo o cattivo, che porterebbe ad alienarsi. Dio è Amore ed il rapporto con Dio va vissuto nella piena libertà, è una relazione d'amore, non una costrizione e soprattutto la vera relazione con Dio si esprime nell'amore concreto verso il prossimo. Picchiare o usare violenza, costringere, obbligare non è mai amore, Dio (Amore) non è presente in chi non ha nemmeno rispetto della libertà altrui, soprattutto poi se si tratta di una figlia!
Purtroppo le religioni possono diventare prigioni. Mi auguro un profondo cambiamento umanitario nel tempo e cioè che si arrivi tutti a comprendere che Dio è quell'amore vero che puoi vivere ogni giorno in ogni momento con te stesso e i tuoi simili, non è fatto di obblighi, cerimonie, lunghe preghiere preconfezionate, celebrazioni e incensi e abiti religiosi.
Dio lo vivi nelle tue relazioni, non è nelle apparenze, nelle esteriorità della vuota religiosità. Dio non ha bisogno di abiti religiosi, ma di cuori sinceri che sanno veramente amare e l'amore vero nasce sempre con il rispetto della libera volontà delle persone.



Commenti