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Gli altri siamo noi

Penso che un buon ministro dell'istruzione potrebbe cambiare la scuola, affinché future generazioni vengano su più consapevoli di sé e più capaci di autocontrollo. Forse bisogna snellire i programmi di certe materie, per fare spazio e dare tempo alla psicologia applicata alla vita. Siamo in una società in cui non si sa più stare con gli altri (e non è colpa della pandemia, questa può solo aver aggravato una realtà già esistente).

Tutti possiamo osservare nei vari contesti, sia privati, che sociali e mediatici, una marcata conflittualità, sembra che bisogna sempre dividersi in fazioni opposte, tutti gli uni contro gli altri, si vedono nemici ovunque e ci sono sempre quelli che si credono migliori degli altri e cadono in eccessi di aggressività verbale, presunzione e competitività negativa, sterile, che non porta a nessun risultato.

Nei condominii: gli uni contro gli altri, nei negozi: personale addetto alle vendite che parla male dei suoi clienti (cioè male-dicono o dicono male di chi gli porta i soldi!), negli uffici: impiegati contro utenti e viceversa, in televisione: non ne parliamo proprio, meglio spegnere! Io non dico che si deve essere sempre in perfetto accordo, perché la dialettica ha bisogno anche di una sana contrapposizione, ma restare fissi e irremovibili nel tempo gli uni contro gli altri, senza fare mai passi di autentica comprensione delle idee diverse dalle proprie mi sembra una sterile contrapposizione. Alla fine bisogna arrivare ad accordi, a compromessi utili a tutti, bisognerebbe poi arrivare a capire che GLI ALTRI SIAMO NOI, cioè si vince solo se si è tutti UNITI, la continua ostilità e contrapposizione va contro gli interessi di tutti. Si cresce solo cercando l'unione e l'accordo, la divisione e la contrapposizione alla lunga non porta alcun risultato. Lo vediamo nelle famose riunioni di condominio, a forza di litigare non si arriva al bene collettivo, non si prendono quelle decisioni buone per tutti.

Ci meravigliamo di Putin contro l'Ucraina e del fatto che l'Europa, invece di rimanere neutrale (senza inviare armi e dando solo aiuti umanitari) si è subito schierata nella guerra, inviando armi e acutizzando così l'ostilità della Russia verso l'Occidente? A me non meraviglia: questo è lo specchio della nostra società in cui siamo in perenne guerra contro gli altri, senza capire che gli altri siamo noi e fomentando ogni genere di conflittualità andiamo a fare il nostro male, perché siamo tutti UNO e le guerre fanno male ad ogni sistema sociale, piccolo o grande che sia, la guerra è caos, distruzione, disordine, morte. Prima o dopo bisogna che si spenga il fuoco della discordia per costruire qualcosa di buono per tutti. Siamo tutti UNO, viaggiamo tutti sullo stesso pianeta e, quando capiremo che l'altro siamo noi, è un riflesso di noi, quando capiremo che la PACE è un bene per tutti non sarà mai troppo tardi!

 
 
 

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