Ennesimo femminicidio
- Giovanna Russo
- 22 set 2023
- Tempo di lettura: 2 min
https://www.lastampa.it/cronaca/2023/09/20/news/femminicidio_battipaglia-13374470/ Ennesimo femminicidio: su internet possiamo trovare le liste dei nomi delle tantissime donne uccise dall'uomo con cui avevano una relazione e i numeri di anno in anno di questo orrore che sta macchiando di sangue il nostro Paese. È come se ci fosse una follia omicida contagiosa, c'è indubbiamente qualcosa che non va più bene nella nostra società. Sembrano cadere nel vuoto gli inviti delle istituzioni a denunciare violenza e minacce, forse perché le vittime hanno paura o perché poi di fatto non accade nulla o forse perché la violenza omicida arriva prima che la vittima faccia qualcosa per difendersi. Forse nella nostra società che oso definire "malata" (per tanti aspetti, non solo per gli innumerevoli femminicidi) è il momento di riaprire i manicomi o strutture psichiatriche pubbliche che internino e curino gli uomini violenti (e non solo questi, perché le patologie odierne sono tante!). Bisogna pensare ad ampliare le strutture sanitarie: i reparti di psichiatria, non solo per il TSO, case di cura oltre il reparto psichiatrico, non private, ma pubbliche, perché siano accessibili a tutti. Lo Stato deve investire sulla Sanità pubblica: paghiamo le tasse ed è quindi diritto dei cittadini avere una Sanità pubblica che risponda davvero ai reali problemi del nostro Paese. In Italia si pagano le tasse, ma i servizi pubblici sono scadenti, questo è un altro discorso. Comunque potrebbero esserci sia le strutture psichiatriche pubbliche che private, a seconda del reddito delle persone bisognose di cure, ma qualcosa bisogna ideare, non si può continuare così. Un uomo violento va internato e curato. Per coloro che commettono un femminicidio (o omicidio) premeditato, dati i numeri della cronaca di questi orrori, le leggi dovrebbero garantire un ergastolo a vita: metterli dentro e "buttare la chiave", come si usa dire, perché la pena di morte (che la nostra Costituzione non prevede) sarebbe troppo facile per questi mostri dell'orrore, meglio che muoiano lentamente, in carcere, magari tormentati dalla loro sporca coscienza (se ne hanno una...) e a loro volta vittime di altri mostri dell'orrore come loro, perché si sa che in carcere i detenuti tra loro usano violenza. Mi chiedo se è giusto che lo Stato debba mantenere le carceri occupate per questi esseri inutili e pericolosi, se non rieducati. Chissà se sono recuperabili da un punto di vista psichiatrico... forse per questo la PENA DI MORTE sarebbe meno dispendiosa per lo Stato. Di fronte alla cronaca dell'orrore quasi quotidiana, ormai, viene da pensare alle misure estreme, perché certi fatti non dovrebbero mai accadere. È importante che si educhino le nuove generazioni al rispetto del prossimo, nelle famiglie e nelle scuole occorre rivedere l'educazione che si dà. A scuola potrebbero essere introdotte materie come Educazione affettiva, Comunicazione efficace: forse non si si è più capaci di dialogare in modo positivo, assertivo e pacifico. La violenza è la risposta di chi non sa come gestire un rapporto umano in maniera pacifica. Gli animi sono tesi, agitati: bisognerebbe insegnare anche tecniche meditative, la respirazione diaframmatica e tutto ciò che può essere utile per ristabilire la pace interiore, necessaria per creare quella nei rapporti con gli altri. Bisogna iniziare a rivedere i programmi scolastici, il Ministro dell'Istruzione dovrebbe decidere qualcosa per questa emergenza educativa, altrimenti cosa ne sarà anche per le generazioni future?
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